Lifting dello scroto (o scrotoplastica)

Quando la pelle scrotale cede con l'avanzare dell'età

Un problema all’area genitale che si presenta, più spesso con l’avanzare dell’età, è il rilassamento o cedimento dello scroto, cioè del sacco cutaneo che contiene i testicoli. Questo allungamento causa esteticamente, un aspetto senescente dei genitali maschili, ma funzionalmente anche un disagio, soprattutto per chi pratica sport.

Lifting dello scroto

A seconda della necessità, l’intervento di Scrotoplastica può essere associato al Lifting del pube, per risolve nel contempo anche il cedimento e dei tessuti molli alla base del pene che tende così ad apparire come “risucchiato” dai tessuti circostanti.

Lifting dello scroto (o scrotoplastica)

L’intervento di lifting scrotale consiste nella rimozione dell’eccesso cutaneo dello scroto e non coinvolge in nessun modo i testicoli. La cicatrice risulta praticamente invisibile, camuffata efficacemente dalla rugosità della cute scrotale.

L’operazione che risolve definitivamente l’inconveniente dello scroto cadente e quindi dei testicoli eccessivamente pendenti, è eseguita con un ricovero di poche ore, anestesia locale associata a una leggera sedazione per il comfort del paziente ed è praticamente indolore. È semplicemente richiesto l’uso di un sospensorio per una decina di giorni e possono essere riprese subito le attività normali. Lo sport può essere praticato dopo due settimane.

Tecnica, decorso, convalescenza | scheda

Tecnica: sollevamento, sospensione e accorciamento dello scroto
Ricovero: 3-4 ore in day surgery
Anestesia: locale con sedazione
Durata: circa 30’
Medicazione: sospensorio per due settimane
Dimissione: due ore dopo la fine dell’intervento
Convalescenza: una decina di giorni senza fare sforzi
Ritorno alle attività normali: il giorno dopo; per l’attività fisica e la palestra due settimane